Per causare danni ingenti ad edifici e persone bastano pochi attimi di una scossa di terremoto.
In Italia un terzo degli immobili sono a rischio e molti non sono costruiti secondo norme antisismiche. Gli aiuti da parte dello Stato non hanno tempi nè scadenze certe.
Ma tutelarsi è possibile, scopriamo come.
Nel 2009 una scossa di 23 secondi a L’Aquila ha causato ingenti danni e distrutto molte vite.
Nel 2016 un’altra scossa, durata tra i 15 e i 20 secondi nel Centro Italia, ha provocato gli ennesimi danni, con conseguenze che per entrambe continuano a farsi sentire ancora oggi.
Consapevolezza e prevenzione
L’Italia è uno degli stati a maggiore rischio sismico d’Europa. Infatti, la Rete Sismica Nazionale ha monitorato che lo scorso anno ci sono stati terremoti ogni 25 minuti, anche se di entità molto inferiore rispetto a quelli dell’Aquila e di Amatrice-Accumoli o anche a quello più recente di Catania e provincia.
Un edificio su tre nel nostro Paese si trova in zone dall’elevato rischio sismico: le regioni più a rischio sono quelle collocate sugli Appennini, ma nessuna è completamente indenne, anche quelle dove la la percezione del pericolo è inferiore.
Ne sono un esempio le province dell’Emilia colpite dal violento terremoto del 2012, e la provincia di Ravenna ugualmente soggetta alle scosse nel 2018, considerate aree a basso rischio (zona sismica 3).
Infatti queste aree hanno una possibilità minima di subire un terremoto, ma nel caso questo avvenga, può raggiungere un’intensità molto alta e provocare danni ingenti.
Oltre alla posizione geografica, il secondo elemento da tenere in considerazione per valutare gli effetti di un potenziale terremoto, è il periodo storico di costruzione di un immobile.
In Italia, la maggior parte degli edifici sono stati costruiti prima del 1974, anno a cui risale la legge che ha istituito criteri antisismici severi.
La grande presenza di immobili realizzati prima di questa data, anche nelle zone a basso rischio di terremoto, rende quindi più significativo il potenziale danno in seguito al verificarsi di scosse di terremoto.
L’alta sismicità di vaste zone nel nostro Paese se associato all’elevata età media degli immobili, sono il campanello di allarme che ci suggerisce l’esigenza di proteggere il futuro della nostra abitazione o attività commerciale.
Come proteggere la tua casa o attività commerciale dai terremoti
Il nostro consiglio è di dotarti di un’assicurazione che protegge la tua casa o attività commerciale in caso del verificarsi di calamità naturali, per danni ai locali in seguito a terremoti di magnitudo pari o superiore al quarto grado della scala Richter.
Cosa protegge un’assicurazione da eventi catastrofali
> Risarcimento per danni ai locali, come muri e impianti, della tua casa o attività commerciale, della tua cantina e del tuo garage, causati da terremoto di magnitudo pari o superiore a 4.0 della scala Richter.
> Spese per demolire, sgomberare, trasportare, smaltire e trattare le macerie.
> Risarcimento per il contenuto dei locali: sono protetti, ad esempio, mobili, elettrodomestici, quadri e preziosi.
> Spese di rimozione, trasporto, ricollocamento e deposito presso terzi dei beni contenuti nei locali se la casa è inagibile.
> Spese di pernottamento in albergo se la casa è inagibile.