Con il continuo aumentare della speranza di vita, una buona parte di italiani si trova ad affrontare il problema della vecchiaia e della non autosufficienza. Hai già preso tutte le precauzioni per tutelare al meglio te e la tua famiglia?
La speranza di vita alla nascita è enormemente aumentata e, con questa, si associano fenomeni tipici dell’invecchiamento, quali problemi di salute e progressiva cronicizzazione delle malattie, con il crescente rischio di non autosufficienza.
Nel 2015 la speranza di vita è aumentata di molto rispetto al passato.
Per gli uomini si è alzata a 80 anni e mezzo, mentre per le donne a 85, ma il dato ancora più importante da tenere in considerazione è la durata media della vita dopo i 60 e gli 80 anni, rispettivamente pari per gli uomini a 23 e 8,8 anni e, per le donne, a 27 e 10,7 anni.
Si stima che nel 2050 quest’ultimo valore continuerà ad aumentare.
Date queste considerazioni iniziali, possiamo affermare che una buona parte della popolazione si troverà in condizione di dover essere assistita parzialmente o totalmente.
Le 5 figure di riferimento da coinvolgere in base alle diverse necessità
Accettare i cambiamenti del proprio stato di salute o di quello dei propri familiari è sempre un passaggio delicato.
Con la riduzione delle capacità di autonomia si presenta la necessità di un aiuto esterno, per svolgere tutta una serie di attività che che non si è più in grado di fare da soli.
Ma quali forme e modalità può assumere l’aiuto, e come ci si deve muovere?
La cosa più semplice da fare è rivolgersi al medico di famiglia, che può comporre il quadro della situazione e un progetto di cure personalizzato con il supporto di figure specifiche.
Infermiere, fisioterapista, operatore socio-sanitario (OSS), assistente familiare e badante sono cinque figure diverse, ciascuna con competenze specifiche a seconda delle necessità per assistere a domicilio una persona non autosufficiente.
Nello specifico, infermieri e fisioterapisti fanno parte della categoria dei professionisti sanitari, con mansioni a loro riservate per legge, mentre operatori socio-sanitari, assistenti familiari e badanti operano in loro supporto completando l’assistenza.
Infermiere
Svolge servizi infermieristici e supervisiona servizi assistenziali e socio-sanitari.
I servizi riservati all’infermiere sono supervisionati da un medico che fornisce le indicazioni riguardo a trattamenti, farmaci e posologie.
Quanto costa: secondo il tariffario dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI), si va da un minimo di 9 euro per le prestazioni più semplici a un massimo di 200 euro per prestazioni complesse.
Operatore socio sanitario (OSS)
Offre servizi assistenziali e socio-sanitari come l’alzata-messa a letto e igiene della persona, doccia-bagno assistito, aiuto ai pasti, assistenza diurna o notturna a ore, accompagnamento semplice, accompagnamento con mezzo attrezzato, stimolazione psico-fisica ad ore, piccole medicazioni.
Quanto costa: nel settore pubblico e in parte di quello privato, il lavoro dell’OSS è disciplinato dal CCNL comparto sanità . Quando si parla di prestazioni a domicilio, in genere le tariffe orarie possono andare da un minimo di 6-8 euro a un massimo di 15 euro, a seconda del tipo di assistenza.
Assistente familiare
Svolge servizi assistenziali e socio-sanitari operando nell’ambito familiare. Garantisce lo svolgimento delle attività igienico-sanitarie di base, organizza e gestisce la casa dell’assistito e aiuta le relazioni tra utente e familiari. Può svolgere attività a ore o servizio di badante convivente, ma non può in nessun caso farsi carico di attività che competono alle figure sanitarie (infermieri, fisioterapisti, ecc).
Quanto costa: le tariffe, così come stabilito dal contratto del lavoro domestico, possono variare dai 5 agli 8 euro l’ora per assistenti familiari non conviventi. In caso di convivenza si ragiona in termini di retribuzione mensile, con emolumenti che possono andare dai 972,33 ai 1.381,30 euro lordi mensili.
Badante convivente
Ha competenze assistenziali. Si occupa non solo dell’assistenza alla persona , ma anche della cura della casa, mansioni che molto spesso richiedono anche turni notturni. Non può in nessun caso svolgere attività che competono alle figure sanitarie (infermieri, fisioterapisti, ecc.).
Quanto costa: anche in questo caso si va dai 972,33 ai 1.381,30 euro lordi mensili. A queste tariffe si aggiungono maggiorazioni per straordinari, festivi, mancati riposi, lavoro notturno.
Fisioterapista
Offre servizi di fisioterapia mirati sia alla prevenzione che alla cura e riabilitazione delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive (come linguaggio, memoria e capacità di ragionamento) studiando un piano di attività terapeutica personalizzato e stabilendo obiettivi di recupero funzionale.
Quanto costa: stando al tariffario dell’Associazione italiana fisioterapisti (Aifi) gli onorari possono andare da un minimo di 20 ai 30 euro all’ora a seconda della prestazione. Le terapie domiciliari possono prevedere un aumento del 20% circa.
Come si comportano oggi gli italiani di fronte a questo problema?
Attualmente, i costi per le cure di anziani e persone non autosufficienti pesano enormemente all’interno delle famiglie italiane.
Il 56% si rivolge ai sussidi messi a disposizione dal sistema di welfare pubblico, che però può permettersi di contribuire solo parzialmente alle spese per l’assistenza sanitaria, mentre il 49% attinge fino in fondo ai propri risparmi, arrivando anche ad indebitarsi per riuscire a far fronte al problema.
Come sarà possibile affrontare la vecchiaia e la non autosufficienza?
La soluzione potrebbe essere quella di aderire ad una polizza assicurativa che ti offre una rendita vitalizia rivalutabile in caso di non autosufficienza.
La polizza protegge te e chi ti è vicino, perché in caso di non autosufficienza ti fornisce un’ entrata mensile, per aiutarti a sostenere i costi dell’assistenza domiciliare o del ricovero in una struttura sanitaria specializzata.
Cosa offre nello specifico
- Una rendita mensile vitalizia;
- Servizi di assistenza domiciliare;
- Assistenza Sanitaria 24 ore su 24;
- Garanzia opzionale.
Inoltre, offre il grande vantaggio di detrarre fiscalmente il 19% dei premi e la rivalutazione della rendita è esente da qualunque tassazione.